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copie di cortesia

PROCESSO TELEMATICO: SE LA COPIA DI CORTESIA DIVENTA OBBLIGATORIA

LA VIOLAZIONE  DEL PROTOCOLLO D'INTESA TRA TRIBUNALE E ORDINE DEGLI AVVOCATI  DIVENTA FONTE DI RESPONSABILITA' PROCESSUALE AGGRAVATA. 

Con un decreto depositato il 15 gennaio 2015, il Tribunale di Milano ha ritenuto fonte di responsabilità aggravata per la parte soccombente il mancato deposito della copia cartacea di "cortesia" di una memoria conclusiva in un procedimento di opposizione allo stato passivo di un fallimento, nonostante il tempestivo deposito dell'atto in forma telematica da parte del difensore.

Si tratta di un provvedimento destinato a far discutere sotto diversi aspetti. 

In primo luogo, infatti, il decreto in esame, eleva a rango di norma precettiva vera e propria il protocollo d'intesa tra il Tribunale e l'Ordine degli avvocati, senza che sia dato comprendere il fondamento giuridico di quella che, al massimo, può considerarsi una "buona prassi", caratterizzata dalla volontà degli avvocati di collaborare con l'Autorità giudiziaria nell'adeguamento del sistema giudiziario alla recente normativa in materia di processo telematico, senza che a ciò i professionisti siano tenuti in alcun modo, nemmeno in forza di disposizioni di natura regolamentare.

In secondo luogo, il 3° comma dell'art. 96 c.p.c. è considerato norma che introduce nell'ordinamento processuale il principio della sanzionabilità dell'abuso del processo, attraverso una condanna punitiva finalizzata a preservare la funzionalità del processo e ridurre il contenzioso ingiustificato. Essa presuppone pur sempre che la parte abbia agito in malafede o con colpa grave nell'esercizio del diritto di difesa. Davvero non pare che il mancato deposito della copia "di cortesia" possa considerarsi abuso del processo, frutto di malafede o colpa grave.

Infine, l'ammontare della condanna punitiva appare decisamente elevato ed in grado di esporre l'avvocato alla richiesta di rimborso da parte del cliente, posto che la condotta censurata che ne è alla base non rientra nell'attività difensiva vera e propria, trattandosi , invece, di un adempimento di natura burocratica e materiale, realizzabile anche per il tramite di un collaboratore di segreteria.

Lo studio legale

"Civilisti & Penalisti Associati  - avvocati in Torino" è la denominazione di uno studio legale associato con sede a Torino. Ne sono componenti Roberto Atzei e Maria Sabrina Fichera, insieme con l'avvocato Maria Luisa Bellato e con il dott. Nicolò Motta.

Siamo a Torino al n° 10 di piazza Solferino. Telefono: 011.562.30.29 - Fax: 011.743.5019 email: segreteria@avv-associati.net

Le nostre competenze

Siamo uno studio legale dove è possibile trovare un avvocato penalista, un avvocato civilista, un avvocato familiarista e un avvocato del lavoro. Ci occupiamo di assistenza e difesa fin dalla redazione della querela;  di separazione consensuale e non, di divorzio, di contratti, compravendita, eredità e testamento, recupero crediti e di molte altre materie. Offriamo consulenza alle imprese. Coltiviamo speciale attenzione  per le forme di risoluzione delle controversie alternative al processo: mediazione, conciliazione, arbitrato amministrato

La nostra idea

Ci piace molto il lavoro di squadra, così che la clientela possa avvalersi delle differenti competenze di ciascuno dei legali. L’ambiente è connotato da cordiale accoglienza ed il rapporto con i clienti si consolida nel tempo,  in una relazione confidenziale, nella quale la consulenza dell’avvocato fornisce fiducia, alleanza, sicurezza e tranquillità. Le comunicazioni con la clientela e i colleghi avvengono con l'utilizzo di tutti i moderni strumenti telematici.